Genova. “Talvolta gli amministratori seri devono prendere in considerazione il fatto che opere progettate anni prima non siano più adeguate, non siano più’ prioritarie, nonostante siano legittimate da atti amministrativi precedenti”. Così il sindaco di Genova Marco Doria intervistato dall’emittente Telenord per la rubrica ‘La Post@ del sindaco’ si riferisce al progetto di costruzione della Gronda autostradale di Ponente. “I costi di interrompere a meta’ un’opera gia’ partita, anche se ci si e’ resi conto che non era l’infrastruttura migliore, diventano insostenibili – ha sottolinea Doria -, ma un’opera che
non e’ mai partita, a un po’ di anni dalla sua progettazione puo’ essere che sia obiettivamente invecchiata”.
Se il sindaco confermasse questa posizione nei confronti della Gronda, come ricorda il capogruppo di Federazione della sinistra in Consiglio comunale, Antonio Bruno, segnerebbe di fatto un dietrofront rispetto a quanto votato a gennaio 2015 con il via libera al parere positivo sul progetto dell’infrastruttura da portare in Conferenza dei servizi. All’epoca, la delibera in Consiglio comunale era stata approvata con 30 voti favorevoli, compreso quello del sindaco, e 11 contrari, segnando anche una spaccatura nella lista dello stesso Marco Doria con 3 consiglieri su 6 (Maddalena Bartolini, successivamente dimessa, Marianna Pederzolli e Clizia Nicolella) avotare contro le indicazioni del primo cittadino.
Secondo quanto appreso in una riunione con i suoi più stretti collaboratori Doria avrebbe negato di aver riferito il discorso alla Gronda.
“La riflessione di Doria è generale – prova a minimizzare il segretario del Pd genovese Alessandro Terrile e si riferisce al fatto che un grande problema italiano è quello dei tempi eccessivamente lunghi tra la progettazione e l’esecuzione dei lavori”. “Resta il fatto – aggiunge però il segretario del Pd – che la realizzazione della Gronda è una priorità per il territorio genovese e ligure e qualunque serio studio trasporttisco ne fa emergere l’assoluta urgenza. Su questo il partito democratico non farà passi indietro nei confronti dell’amministrazione comunale e del governo nazionale che in questi giorni è chiamato a chiamato a dare il parere sulla valutazione di impatto ambientale”.