“Un tavolo con Trenitalia per ridurre al minimo i disagi sulla Genova-Acqui Terme”. Lo chiede con un’interrogazione il consigliere regionale del Partito Democratico Giovanni Lunardon, in vista dell’entrata in vigore dell’orario estivo dei treni (dal 12 giugno prossimo) in concomitanza con alcuni lavori sul nodo ferroviario di Genova.
“Già con l’orario invernale i pendolari che viaggiano su questa tratta sono stati fortemente penalizzati, anche a detta dello stesso assessore Berrino – spiega l’esponente del Pd – Ma nonostante le nostre richieste, in questi mesi, la Giunta non ha praticamente modificato l’offerta, lasciando gli utenti in balia dei disagi. Con l’orario estivo, oltre ai problemi attuali, si sommerebbero anche quelli dovuti ai cantieri, col rischio che i pendolari siano costretti a prendere il treno a Brignole e Principe e poi cambiare a Sampierdarena nella speranza di non perdere la coincidenza. Su 13 treni con destinazione Acqui Terme, infatti, 8 partono da Sampierdarena e 6 di questi sono compresi nella fascia oraria 13-20: in poche parole la quasi totalità dei convogli del ritorno. E questo è soltanto il quadro di ciò che avverrà dal lunedì al venerdì; al sabato la situazione, se possibile, peggiorerà ulteriormente. Quindi, anche se è chiaro che nessuno intende contestare questi lavori sulla rete ferroviaria, sarebbe importante che la Giunta ponesse il problema a Trenitalia, in modo da garantire un servizio minimo per i pendolari che ritornano a casa dal lavoro, ripristinando un numero congruo di treni con partenza da Brignole”.