Il passaggio generazionale riguarda quasi 4.400 micro imprese artigiane negli ultimi 4 anni. Grasso (Confartigianato): «Fenomeno con ampie ricadute su economia e società: serve sostegno per non perdere professionalità e competenze»
GENOVA – Sono ben 4.397 le microimprese liguri a conduzione familiare (con un numero compreso tra i 3 e 9 addetti) interessate da un passaggio generazionale negli ultimi quattro anni. Secondo i dati Istat diffusi dall’Ufficio studi Confartigianato, si tratta del 20% delle imprese familiari totali nella regione (21.951). Percentuale ben superiore alla media del Paese: in Italia il passaggio generazionale riguarda 128.366 microimprese, il 18,2% del totale (quasi 706 mila realtà).
Guardando proprio alla classifica nazionale, la Liguria si posiziona al quarto posto ed è preceduta da Basilicata, con il 21% di microimprese interessate dal passaggio generazionale (1.065), Sicilia, con il 20,8% (8.771) e Molise, che registra il 20,2% (663). Agli ultimi posti Valle d’Aosta (15,8%), Puglia (16%) e Toscana (16,1%).