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Don Angelo Chizzolini, il parroco contestato di Arnasco ha rassegnato le dimissioni

Don Angelo Chizzolini, il parroco contestato di Arnasco ha rassegnato le dimissioni

Onzo. Ha scelto il giorno del Corpus Domini, durante la messa celebrata a Onzo, per rassegnare pubblicamente le dimissioni. Ha letto un comunicato ai fedeli salutandoli. Don Angelo Chizzolini, il parroco di Arnasco che a gennaio non aveva benedetto la salma di Aicha Bellamoudden, morta nell’esplosione della palazzina di Bezzo ad Arnasco, ha deciso di lasciare l’incarico.

L’ha fatto citando due canoni del codice di diritto canonico: il 538 Il parroco cessa dall’ufficio con la rimozione o il trasferimento deciso da parte del Vescovo diocesano a norma del diritto, con la rinuncia fatta dal parroco stesso per giusta causa, la quale, per essere valida, deve essere accettata dal Vescovo, e inoltre cessa allo scadere del tempo se fu costituito a tempo determinato, secondo le disposizioni del diritto particolare di cui al can. 522. E il 541 . Quando la parrocchia diviene vacante e quando il parroco è impedito nell’esercizio della funzione pastorale, prima della costituzione dell’amministratore parrocchiale, assuma interinalmente il governo della parrocchia il vicario parrocchiale; se essi sono più d’uno, il più anziano per nomina; se poi mancano i vicari, lo assuma il parroco che è indicato dal diritto particolare.

Per don Chizzolini si chiude un periodo complesso. Dopo la storia della salma di una donna marocchina morta tragicamente che non ha benedetto a gennaio ad Arnasco, in paese sono apparsi diversi manifestini anonimi che hanno alimentato altre tensioni. Il titolo riproponeva il dramma del giornale parigino “Charlie Hebdo”, ma con una variante. In questo caso si tratta di un’edizione ingauna e in particolare di Arnasco. “Vi sveliamo la verità sul caso Schizzolin” si legge nelle due paginette. “Lui benedice solo i gay…brucia le case…”. E ancora “Don Schizzolino è contro il family day”. Gli anonimi redattori se la prendono anche con il cardinale genovese. “Trema generale Bagnasco, hai la guerra in casa! E rischi anche tu….”

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