Immigrazione | Viale: “No alla tendopoli nel seminario di Bordighera”

Immigrazione | Viale: “No alla tendopoli nel seminario di Bordighera”

“La gestione dell’emergenza non si può improvvisare: errore gravissimo il coinvolgimento dei no border nell’accoglienza”.

GENOVA – “La gestione dell’emergenza immigrazione non può essere un fatto improvvisato, ma necessita di un’adeguata collaborazione tra tutte le istituzioni preposte all’ordine pubblico, quindi forze di polizia e prefetture, e alla sanità pubblica. La proposta di aprire una tendopoli per 100 immigrati non identificati all’interno del seminario di Bordighera, appresa dalla stampa locale, non può che preoccuparci visto che sarebbe anche accompagnata dall’impiego dei cosiddetti no border di Ventimiglia nell’assistenza degli immigrati”. Lo dichiara la vicepresidente e assessore regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione Sonia Viale, in merito alla proposta del vescovo della diocesi di Sanremo-Ventimiglia di accogliere immigrati, provenienti dal confine di Ventimiglia, all’interno degli spazi del seminario di Bordighera, prevedendo anche l’impiego dei centri sociali no border come volontari.

“Vista l’estrema delicatezza, sotto ogni profilo, della questione – sottolinea la vicepresidente Viale – sarebbe auspicabile una presa di posizione di contrarietà netta da parte della Prefettura, anche in relazione agli impegni presi dal ministro degli Interni con il Presidente della Regione. Prioritaria è l’identificazione degli immigrati per poter procedere all’espulsione o all’esame delle richieste di asilo. Il rischio reale e concreto sarebbe quello di creare un centro di addestramento vero e proprio di no border che non può essere in alcun modo condiviso e accettato da istituzioni di buon senso visto che i componenti dei centri sociali, in questi mesi a Ventimiglia, si sono ripetutamente resi protagonisti di episodi fuori dai confini della legalità. L’ultimo, in ordine di tempo, questa mattina con l’aggressione verbale nei confronti di un giornalista, a cui esprimiamo solidarietà. Sarebbe questo il tipo di integrazione promosso dal governo? L’affidamento ai centri sociali? ”.

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