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Spotorno Che Vorrei: “In un manifesto le cose da fare e gli errori (degli altri) da non ripetere”

Spotorno Che Vorrei: “In un manifesto le cose da fare e gli errori (degli altri) da non ripetere”

Spotorno. “Cosa hanno lasciato da fare, cosa non è stato fatto e cosa noi non faremo mai”: sono questi i tre temi del manifesto fatto affiggere oggi per il paese della lista Spotorno Che Vorrei, che candida a sindaco Franco Bonasera.

Le incompiute, prima di tutto. “Abbiamo inserito alcune fotografie solo a titolo di esempio – spiega Bonasera – la talassoterapia, la nuova sede del comune, le aree di via Laiolo e la zona dell’ex discarica, per la quale la nostra lista ha presentato un vero e proprio progetto, già discusso con l’assessore regionale Marco Scajola, con tre campi da tennis in terra battuta, un punto di ritrovo e ricettivo, un palazzetto per basket, pallavolo, danza e pattinaggio leggermente interrato con possibilità di copertura, una zona dedicata agli sport acquatici e, parcheggi; oltre a una massicciata a salvaguardia dell’area, con una passeggiata panoramica che si colleghi con Noli”.

Tra ciò che si sarebbe dovuto fare e che invece non è stato fatto, la lista cita alcuni esempi: la terrazza a mare, Rio Crovetto, l’ex macello, la Torre Saracena. “Ma soprattutto la manutenzione ordinaria del paese – afferma Franco Bonasera – che non dovrebbe essere oggetto di un programma elettorale, ma che a Spotorno risulta molto carente. Occorre un serio e puntuale piano di manutenzione dalle panchine alla passeggiata a mare, a via Inferiore Castello e ai Beixi, solo per citare i casi più rilevanti”.

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