Bordighera. “Oggi noi Italiani celebriamo la Festa della Repubblica in memoria di quel lontano 2 giugno del 1946 quando gli italiani scelsero la forma di Stato Repubblicana preferendola a quella monarchica, sancendo la nascita della nostra Nazione.
Oggi, nell’era della post modernità, assistiamo, declinato a più livelli, ad un fenomeno di dimensioni epocali i cui echi richiamano vicende di altri tempi, che le generazioni attuali non hanno, prima d’ora, conosciuto direttamente, giacché ritenute consegnate definitivamente al registro della Storia.
E’ in corso un esodo: una moltitudine disperata di persone vive oggi un altro tempo. Il loro tempo non è il nostro, un tempo fondamentalmente borghese fatto di certezze, sempre più poche, insofferenze, molte, incardinato su una temporalità che lascia comunque intravedere in un orizzonte futuro, un disegno gravido di aspettative e speranze, grazie alle conquiste di diritti sociali avvenute nel secolo scorso, anch’essi, tuttavia, erosi oggi dai cambiamenti messi in atto dalla globalizzazione.