Botole, cunicoli e torri. Viaggio notturno tra i segreti del Capitano D’Albertis

Botole, cunicoli e torri. Viaggio notturno tra i segreti del Capitano D’Albertis

Genova Un gioco di luci molto particolare, tra i panorami mozzafiato che si possono godere dalla collina di Montegalletto e i cunicoli segreti “claustrofobici” degni di un film horror. Il Castello d’Albertis si apre in una veste insolita, quella notturna, per offrire ai visitatori una visita dell’edificio ma, sopratutto, le suggestioni dei passaggi segreti che il capitano aveva fatto mettere in molti punti della sua dimora.

Un modo per capire la personalità eclettica di questo viaggiatore che volle regalarsi, per poi donarlo alla città, un castello da favola dove raccogliere i tanti oggetti collezionati nei suoi viaggi intorno al mondo (monumentali le ossa di balena che campeggiano all’ingresso del palazzo) e dove fermarsi tra suggestioni ottomane, il salotto turco ne è uno splendido esempio, o richiami alle sue lunghe notti di navigazione, come la sala nautica, quella delle meridiane fini alla sua stanza da letto, allestita come la cuccetta di una nave.s

Ma in questo percorso, sapientemente guidati dal personale della cooperativa Solidarietà e Lavoro, sarà possibile anche scoprire come il Capitano poteva fuggire alle visite indesiderate, svicolando attraverso un sistema di controporte o, addirittura, poteva recarsi in gran segreto fino al porto di Genova attraverso un passaggio che, dal bastione cinquecentesco sul quale è costruito il castello, arrivava fino ai trogoli di Santa Brigida. Un passaggio che oggi non si può più utilizzare, a causa di alcune costruzioni, ma che si narra fu usato durante gli anni della resistenza.

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