Politica

Pucciarelli: «Mi aspetto soltanto delle scuse»

Pucciarelli: «Mi aspetto soltanto delle scuse»

GENOVA – «A pochi giorni dalle elezioni la nostra provincia da’ ancora una volta cattiva prova di sé. Ho assistito attonita all’infelice uscita che su Facebook un giovane esponente del Partito Democratico (delegato, a quanto lui stesso dichiara, all’Assemblea Provinciale del PD di La Spezia e membro del Direttivo del Movimento Giovanile della Val di Magra) ha avuto questa mattina: la condivisione di un fotomontaggio dove, imbavagliato, Matteo Salvini giace al posto di Aldo Moro con alle spalle la bandiera delle Brigate Rosse, nella famosa ed ignobile foto del rapimento conclusosi poi con l’atroce morte del leader democristiano. Motivo? Non è dato sapere, forse leggerezza. So soltanto che mi da’ i brividi l’idea che il post sia anche piaciuto, a giudicare dal numero di “like” ottenuti in poco tempo, e questo proprio l’indomani dell’ennesimo episodio di violenza politica e nazismo civile perpetrato a Bologna dai criminali dei centri sociali contro Salvini, a cui è stato impedito, con il placet delle istituzioni e del sindaco Merola (PD), di tenere un comizio a chiusura della campagna elettorale.

Non voglio pensare che un partito che riecheggia nel suo stesso nome la parola “democrazia” l’abbia ormai svuotata di senso a tal punto da consentire ai propri esponenti di evocare lo spettro delle Brigate Rosse e dell’assassinio contro gli avversari politici. Mi aspetto, e mi auguro, che il PD prenda presto le distanze dall’accaduto, e per quanto io stessa mi renda conto che forse si tratta del frutto avvelenato dell’ignoranza politica e civile di un ragazzo che, infondo, neppure si rende conto della gravità di ciò che ha fatto, ho provveduto in prima persona a segnalarlo alla Digos, così che l’autorità possa fare piena luce sulla vicenda.

Mi rattrista vedere che soprattutto nelle nuove generazioni manchi una piena coscienza dei fondamenti della democrazia. Lo sanno certi giovani che andare in piazza o alle sagre per festeggiare la Resistenza, riempiendosi la bocca di belle parole come libertà e giustizia, e poi inneggiare agli Anni di Piombo è, nella migliore delle ipotesi, da ignoranti? Vorrebbero, chi ha tanto apprezzato quella foto, che tornassero i tempi in cui a vent’anni si moriva in manifestazione per un colpo di pistola o sotto le sassate dei violenti? O forse, giacché la Lega è il nemico, pensano sia sufficiente mandare Salvini e i suoi dirigenti al confino come il Fascismo fece con Gramsci? Sinceramente non so cosa rispondere.
Mi aspetto soltanto delle scuse.»

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