Politica

Diano Marina 2016, i quattro moschettieri sconfitti dal “re” Giacomo

Diano Marina 2016, i quattro moschettieri sconfitti dal “re” Giacomo

Diano Marina. “Ci abbiamo provato”. I quattro moschettieri che hanno sfidato “re” Giacomo incassano con l’amaro in bocca la sconfitta in questa tornata elettorale di inizio giugno. Era difficile per tutti poter ingabbiare un “mastino” della politica come Chiappori. Il sogno si è esaurito in un lampo. A seggi chiusi è  iniziato lo spoglio che ha subito tracciato la strada del successo del sindaco uscente. Uno dei 4 resta addirittura fuori dal consiglio comunale. Si tratta di Loredana Grita, ex giornalista del Secolo XIX.

Forse qualcosa per chi lo ha sfidato non ha funzionato a dovere. E’ stata una campagna elettorale molto soft, si dovrebbe dire al “miele” più che al veleno nel Golfo di Diana. Tanti i buoni propositi dei quattro candidati minori di poter far crollare il baluardo del centrodestra che da queste parti è un castello ben attrezzato prima di essere conquistato. “Scalzare un sindaco che la politica la mastica tutti i giorni non è facile”, avevano detto qualche giorno prima i quattro aspiranti. E’ così è stato.

Per la conquista del palazzo comunale c’erano quattro candidati comunque conosciuti e stimati Michele Calcagno, ingegnere, 43 anni, candidato di “Diano Riparte”, Marco Ghirelli, 37 anni, laureato al Dams, operatore culturale per il Pd, Loredana Grita, ex giornalista, per “Diano oggi per domani”, Simone Borgarello, 29 anni, farmacista, per il Movimento 5 Stelle.

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