Agnesi di Imperia, il giorno più lungo per lo storico pastificio

Agnesi di Imperia, il giorno più lungo per lo storico pastificio

Imperia. Sciopero, corteo e consiglio comunale. Tutto in un pomeriggio. Oggi per l’Agnesi di via Schiva a Imperia sarà una mobilitazione generale, sia popolare che politica.

Ma già questa mattina a partire dalle 8 si terrà un presidio davanti al pastificio di via Schiva. Una maratona di protesta per arrivare alle 17 quando si muoverà il corteo alla volta del Palazzo comunale dove si riunirà la seduta consiliare monotematica dedicata alla Agnesi.
Lo sciopero che si terrà oggi è il quinto del pacchetto complessivo di 56 ore annunciato dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. La quarta astensione dal lavoro, annunciata all’ultimo momento, si è tenuta infatti dalle sei di sabato alle sei di domenica.

E proprio a causa degli scioperi si continuano ad accumulare quantitativi di pasta che dovrà essere rimacinata o smaltita, con un danno non indifferente per il Gruppo Colussi, che, però, nonostante questo, continua a non far sentire la sua voce. E il timore maggiore è che semplicemente non ci sai nulla di nuovo da dire, al di là della conferma del trasferimento della produzione di pasta, a dicembre, dallo stabilimento di Imperia a quello di Fossano, in provincia di Cuneo.

Sotto lo storico stabilimento, riceveranno la visita e la solidarietà del presidente del Consiglio comunale imperiese, Diego Parodi, che sarà accompagnato da altri presidenti di Consiglio della provincia. Poi partirà il corteo, al quale molto probabilmente si uniranno anche numerosi cittadini, come era accaduto in occasione della manifestazione di piazza del 2014, in concomitanza dell’avvio del «periodo nero» della Agnesi.

Nel documento, partendo dal presupposto che «Colussi ha disatteso gli impegni presi con la città di Imperia», si impegna il sindaco e la Giunta a bocciare la proposta di variante chiesta da Colussi per il progetto «La Porta del mare», che dovrebbe sorgere nell’area ex Ferriere e a mantenere il vincolo di destinazione industriale per lo stabilimento di via Schiva.

La delibera, se davvero votata all’unanimità, rappresenterebbe la prima, decisa presa di posizione della politica imperiese nei confronti del Gruppo Colussi da quando è iniziato il calvario dei lavoratori. Anche se, molto probabilmente, non basterà a cambiare un destino che sembra ormai già scritto in modo indelebile. Non è la prima volta che il caso Agnesi approda in Consiglio comunale: in passato, quando era emersa la possibilità della chiusura dello stabilimento imperiese, era stato votata una mozione di solidarietà ai lavoratori. In seguito il sindaco Capacci aveva incontrato in diverse occasioni il patron Angelo Colussi. Ora il Comune ha deciso di «sbilanciarsi» maggiormente.

 

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