Genova. Scadrà il 18 luglio la cassa integrazione per i lavoratori di Piaggio Aero e la Fiom di Genova, che questa mattina ha incontrato il sindaco di Genova e l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza, lancia l’allarme.
In base all’accordo di programma firmato due anni fa la cassa integrazione sarebbe stata rinnovata automaticaticamente dopo due anni. Nel 2015 è stata approvata la riforma degli ammortizzatori sociali, ma l’art. 42 della stessa legge prevede il rinnovo con le ‘vecchie regole’ per le vertenze chiuse prima dell’approvazione: “Il problema – spiega Antonio Caminito Fiom Cgil Genova – è che l’art. 42 che noi invochiamo non prevede una copertura per il 2016, ma solo per il 2017 e per il 2018”. Cosa accadrà quindi? “Per chiedere il rinnovo della cassa bisogna passare alle nuove regole, che la prevedono per un solo anno e solo per ristrutturazione, ma è esclusa perché l’azienda dovrebbe dimostrare di fare investimenti superiori a quelli di questo biennio in cui è stato realizzato lo stabilimento di Villanova d’Albenga, oppure per crisi aziendale. Ma in questo caso deve annunciare esuberi”. Ed è proprio questo il punto. Il timore, nel silenzio che da mesi accompagna i vertici Piaggio Aero insieme al rinvio dei tavoli ministeriali, è che il piano preveda esuberi, se non peggio, vale a dire la messa in liquidazione dell’azienda aeronautica.
“Il sindaco e l’assessore Piazza – spiega Caminito – ci hanno detto di essere dalla nostra parte, ma per noi questo significa anzitutto chiarire con il ministero la questione della cassa integrazione, poi sedersi a un tavolo con Regione Liguria ed Autorità portuale per discutere del futuro delle aree”. Sarebbero una quindicina le aziende interessate ad insediarsi sugli spazi che Piaggio ha riconsegnato al porto di Genova pochi mesi fa, di cui una decina sarebbero quelle di movimentazione container: “Non sono queste le aziende che portano occupazione e soprattutto possono riassorbire parte dei lavoratori Piaggio – dice Caminito – come prevede l’accordo di programma, mentre ci sono altre aziende che offrono prospettive anche da questo punto di vista. Per questo chiediamo di sederci a un tavolo e discuterne”.