LA SPEZIA – Non c’è pace al Terzo Lotto della Variante Aurelia. Dopo le note e annose vicende che hanno visto subentrare la Toto costruzioni nella gestione dell’appalto, i lavori erano ripartiti regolarmente. Oggi però un gruppo di lavoratori in carico alla Geotem di Roma, specializzata nell’istallazione di micropali, stanno subendo il ritardo del pagamento degli stipendi ed una serie di altre irregolarità contrattuali. Lo hanno denunciato gli stessi lavoratori ai sindacati edili, i quali hanno subito preso in carico il problema. Così, questa mattina Stefano Bettalli, Fillea Cgil, Mauro Benvenuto, Filca Cisl e Marco Scontrini, Feneal Uil, hanno convocato la stampa alla Camera del Lavoro per esporre i problemi nel dettaglio ed avanzare le loro proposte.
“Ci sono 22 lavoratori che devono ancora ricevere le ultime due mensilità- hanno detto i sindacalisti- oltre a questo, a oggi sono rimaste al lavoro solo 5 persone, gli altri sono stati tutti spostati o non hanno avuto il contratto rinnovato. E senza preavvisi: non si può dire ad un lavoratore che il lunedì mattina arriva da Frosinone che non deve lavorare e se ne deve andare via.” I sindacalisti sostengono anche che la Geoteam, che peraltro si trova in concordato preventivo, nei mesi scorsi ha spostato una decina di lavoratori alla Geoper, una sua azienda satellite, sempre di Roma, cambiando il contratto da edili a metalmeccanici. Operazione che per i lavoratori ha comportato un sostanziale peggioramento delle condizioni economiche, ma con il mantenimento delle medesime mansioni lavorative. “E’ una irregolarità bella e buona- hanno puntualizzato i dirigenti sindacali- i lavoratori impiegati in cantieri come quello della variante devono essere inquadrati con il contratto degli edili.”
“Nei mesi passati – hanno continuato i lavoratori e i sindacalisti- ci sono state diverse minacce di licenziamento e di trasferimento e in alcuni periodi le mensilità non pagate sono arrivate a tre. Capiamo che la Toto, che è un’azienda seria, si sia trovata la Geoteam in cantiere perché faceva già parte del subappalto Coestra. E la Toto sostiene di avere sempre erogato i pagamenti alla Geoteam con regolarità, fatto che questa azienda invece smentisce ed utilizza come alibi per i mancati pagamenti. A questo punto, visto che per legge l’azienda appaltante è responsabile per legge in solido, Toto ha due strade: o anticipa gli stipendi dei lavoratori o rileva il subappalto di Geoteam e continua direttamente quella lavorazione garantendo la forza lavoro che c’era all’inizio, peraltro necessario per portare avanti il progetto nei tempi previsti.” I sindacati avranno un incontro con la Toto il 9 giugno, nel quale ribadiranno queste posizioni e in più chiederanno il ripristino del contratto nazionale dell’edilizia per tutti i lavoratori. “Chiediamo un’attenzione maggiore sui sub appalti – hanno concluso Bettalli, Benvenuto e Scontrini- per risolvere questa vicenda basta uno scatto di volontà, troviamo assurdo che si debba arrivare alla denuncia sui giornali, Toto poteva fare di più.”