Ventimiglia. E’ disperata e avvilita Manuela Pievi, gestore degli impianti sportivi comunali: da quando le è stato ordinato di sgombrare il Palaroja per far spazio ai migranti, la Pievi non si dà pace. Anche se sa di avere le mani legate, la preoccupazione per il destino della struttura e l’angoscia di dover disdire gli impegni presi hanno il sopravvento.
Eventi e attività sportive già in programma per l’estate salteranno. Tutti. Una stagione persa per quei venti giorni (forse di più) in cui la struttura verrà adibita a centro temporaneo di accoglienza per migranti in transito.
La notizia le è piombata come un fulmine a ciel sereno solo oggi. “All’una è stato effettuato un sopralluogo”, spiega la donna, “E nel pomeriggio ho ricevuto l’ordinanza firmata dal sindaco con la quale mi è stato sospeso il contratto”.
Ritenuto idoneo da prefetto, sindaco, vigili del fuoco e croce rossa, il Palaroja ospiterà almeno 250 migranti, tutti uomini. Questo il numero delle brandine già pronte ad essere trasferite in quello che fino a poche ore fa era soltanto il luogo in cui centinaia di giovani praticavano gli sport più diversi: dal basket alla pallavolo, passando per ginnastica ritmica e danza.
“Avevamo già eventi in programma tutti i week estivi”, racconta Manuela Pievi, “Oltre ovviamente ai vari impegni delle società sportive che utilizzano il Palaroja. Ma le attività sportive non possono fermarsi per venti giorni: dovranno trovare altre soluzioni e quindi per l’estate non torneranno più. Le sospenderemo tutte”.