Albenga. Il consigliere comunale di minoranza Eraldo Ciangherotti (FI) torna a “punzecchiare” l’amministrazione comunale sul tema del raccolta dei rifiuti e del servizio di Teknoservice, già finito al centro delle polemiche politiche: “Albenga continua ad essere sporca e trascurata e nessuno, dentro a Palazzo Civico, vuol farsi carico di esercitare il ruolo di datori di lavoro che pretendono da Teknoservice un servizio adeguato a fronte degli oltre 5 milioni e trecento mila euro che la popolazione paga”.
“Addirittura, nonostante siano previste da contratto otto unità estive supplementari nell’organico, è stato ridotto il personale assunto stagionale e nessuno degli amministratori in carica, neppure la consigliera Picasso così attenta alla pulizia del centro storico, avanza alcuna pretesa legittima e anzi tutti, giunta e maggioranza, si fanno andare bene che siano pure stranieri quei pochi operatori temporanei, quattro, oggi assunti in capo all’azienda per l’estate oramai alle porte. Per di più, con lo sfalcio dell’erba subappaltato ad una cooperativa che a fatica riesce a fare un’aiuola al giorno” aggiunge l’esponente dell’opposizione albenganese.
“Noi con Ginetta Wizzi Perrone continuiamo ad incontrare persone che giustamente pretendono la città pulita, il verde pubblico sfalciato e ordinato, i cassonetti della spazzatura lavati e non maleodortanti. Io ragiono così… quando un dipendente non fa ciò per cui lo pago, concedo pochi richiami e poi gli indico la porta di uscita per concludere il rapporto di lavoro e cercare una figura professionale più qualificata. Qui, in Comune, sembra che nessuno abbia le “palle” per pretendere ciò che dovrebbe essere un diritto, la pulizia della città, sancito per altro da una gara d’appalto, da un capitolato speciale e da un contratto definitivo in vigore con Teknoservice” conclude Ciangherotti.