Genova. Dopo un breve periodo di stabilità, lo stock dei prestiti erogati all’artigianato ligure torna a ridursi. Grasso (Confartigianato): «Nuovo peggioramento su quasi tutto il territorio: il credito è vitale per le imprese e dobbiamo fare di tutto per invertire la tendenza negativa»
È ancora l’artigianato a dover fare i conti con la contrazione del credito in Liguria. A fronte di un calo dello 0,8% dello stock di prestiti erogati al totale delle imprese del territorio (19 miliardi e 654 milioni di euro), il credito verso il settore artigiano si contrae del 4,2% tra dicembre 2014 e dicembre 2015, per una cifra complessiva di un miliardo e 67 milioni. A dirlo sono gli ultimi dati Banca d’Italia e Artigiancassa diffusi dall’Ufficio studi di Confartigianato. Secondo l’analisi, in un anno l’artigianato ligure ha perso ben 47 milioni di euro.
In Italia si calcola che il credito verso le microimprese artigiane (quasi 44,8 miliardi) si sia ristretto del 4,8%, perdendo così oltre 2,27 miliardi di euro. Dato di gran lunga inferiore a quello registrato dallo stock verso il totale delle imprese: -1,6%, quasi 881 miliardi. Anche i più recenti dati Banca d’Italia evidenziano un ritardo degli effetti espansivi della politica monetaria sui prestiti alle imprese che, a marzo 2016, segnano una diminuzione dello 0,5%: in particolare, a farne le spese maggiori sono soprattutto le imprese di piccole dimensioni, che mostrano un calo dei prestiti del 2,5%, a fronte della stazionarietà (0,1%) osservata per le realtà medio-grandi.
Nel 2015 la contrazione del credito verso l’artigianato ha riguardato tutte le regioni italiane, ma è risultata più contenuta in Valle d’Aosta (-1,9%), Toscana (-3%) e Lazio (-3,1%).