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Bajardo rinnova la devozione a Sant’Antonio portato a spalla in Processione

Bajardo rinnova la devozione a Sant’Antonio portato a spalla in Processione

Bajardo. Con una cerimonia solenne e con la consueta processione, anche quest’anno Bajardo ha reso omaggio a Sant’Antonio di Padova. Ieri, infatti, dopo la celebrazione della Santa Messa ufficiata dal Parroco Don Ferruccio Bortolotto e nella quale il coro ha intonato un’antica lode – si dice abbia oltre duecento anni –  dedicata al Santo, come da tradizione la Statua è stata portata a spalla in corteo dalla Chiesa Parrocchiale di San Nicolò fino al quartiere di San Rocco, attraversando così la centrale Via Roma e salendo fino a nu Cian.

Una devozione per questo Santo che per i bajocchi rappresenta un particolare e antico sentire comune, non solo perché il nome Antonio a Bajardo è usuale (Antonio, Antunin, …) ma “anche perché, – spiega Dino Lauradella splendida Chiesa abbarbicata sul cucuzzolo dell’antico borgo, l’unico altare – tra i tanti che lo componevano – a reggere alla furia del tremendo terremoto che nel 1887 rasò al suolo il paese e la chiesa stessa, fu proprio quello dedicato a Sant’Antonio”. Da allora fino a solo qualche anno fa, si andava a celebrar Messa lassù. Si dice anche che, sempre alla Chiesa Vecchia, “Sant’Antonio fosse anche nelle preghiere di molte zitelle che andavano a chiedere la grazia di poter presto trovare marito” chiosa l’altro paesano Francesco Laura.

Uscenti e contemporaneamente entranti i quattro Priori, Maria Gandelli, Cesare Gandelli, Antonio Chierico, Rina Augusta Banaudo, poiché insieme hanno deciso da ora di adottare Sant’Antonio e il suo evento paesano. Ottima quest’anno la hanno scelto di devolvere la cifra solitamente stanziata per il rinfresco dell’evento alla Parrocchia e alle persone bisognose.

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