Genova. Era nascosto sotto il lavandino. E’ lì, in una cella del carcere di Marassi che la polizia penitenziaria ha trovato e sequestrato un telefono cellulare.
La notizia è riferita dal Fabio Pagani, segretario regionale Uil Pa della Liguria degli agenti. Quello di ieri non è un caso isolato negli ultimi anni. Le indagini per scoprire chi ha usato il cellulare, munito anche di caricabatteria e presa usb,
sono state avviate dall’acquisizione dei tabulati del numero seriale del telefonino, di solito munito di una sim che viene
installata solo per il tempo strettamente necessario per la chiamata e poi nascosta.