Cronaca

Savona, presunte irregolarità nell’appalto delle pulizie: indagati dirigenti del Comune

Savona, presunte irregolarità nell’appalto delle pulizie: indagati dirigenti del Comune

Savona. La gara d’appalto per i servizi di pulizia degli uffici comunali e giudiziari savonesi del periodo 2007-2010 è finita nel mirino della Procura. Nei giorni scorsi quattro persone, tre dirigenti di palazzo Sisto (due dei quali nel frattempo non lavorano più a Savona) e il legale rappresentante della ditta di pulizie, hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Per tutti l’ipotesi di reato contestata è turbativa d’asta, ma all’amministratore della della società aggiudicataria dell’appalto, la Cps, c’è anche quella di frode in pubbliche forniture. L’inchiesta della Procura ha preso le mosse dall’esposto presentato dalla ditta che, in un primo momento, nel 2010, si era aggiudicata la gara salvo poi essere estromessa ancora prima di cominciare il servizio, poi riaffidato dal Comune alla Cps, la seconda classificata. L’esclusione era stata motivata da un’inadempienza contrattuale legata al numero di addetti impiegati nel servizio che sarebbe stato inferiore rispetto a quanto previsto. Secondo gli autori dell’esposto però la loro offerta si basava su “informazioni tecniche” relative al bando inesatte. Di qui la scelta di rivolgersi alla magistratura.

Dalle indagini, effettivamente, la Procura avrebbe rilevato delle irregolarità sul numero degli addetti impiegati nell’appalto delle pulizie fornito dalla Cps. In particolare, secondo l’accusa, la ditta avrebbe destinato al servizio 12 lavoratori anziché i venti previsti dal bando. Una situazione della quale i dirigenti comunali sarebbero stati al corrente, ma non sarebbero mai intervenuti per segnalare l’inadempienza.

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