Cronaca

Ventimiglia celebra la Giornata mondiale del rifiugiato con una partita a calcetto

Ventimiglia celebra la Giornata mondiale del rifiugiato con una partita a calcetto

Ventimiglia. Anche Ventimiglia celebra la giornata mondiale del rifugiato. Nella chiesa di Sant’Antonio, i volontari dell’associazione Articolo 2 hanno organizzato un torneo di calcetto a cui hanno aderito molti dei circa 500 migranti ospiti. “Nonostante la precarietà della situazione”, ha dichiarato il responsabile della Caritas Maurizio Marmo, “Anche qui si pensa e si festeggia questa giornata. Queste persone sono in viaggio, intendono richiedere asilo ma non in Italia e sono tutti potenziali rifugiati, per questo è importante festeggiare anche a Ventimiglia”. Oltre al torneo di calcetto, sono state organizzate anche altre attività ludiche.

Tempo anche per la riflessione, con un momento di preghiera interreligiosa che vedrà protagonisti sia il vescovo diocesano monsignor Antonio Suetta che l’imam del centro culturale islamico di Ventimiglia Babi Mohamed che invocherà una preghiera mortuaria per i defunti del mar Egeo e del mar Mediterraneo. Sudan ed Eritrea le nazionalità più rappresentate nella chiesa di Sant’Antonio. “I numeri oscillano di continuo”, ha aggiunto Marmo, “Ma siamo sempre tra le 400 e le 500 persone. Quotidianamente qualcuno arriva e altri vanno via. Ancora ieri sera abbiamo avuto degli arrivi”. Tra gli ospiti, anche donne e bambini.

La città di confine può essere definita una seconda Lampedusa? “Ventimiglia è un luogo di passaggio. Nell’ultimo mese qui sono transitate circa duemila persone”, ha risposto il responsabile della Caritas, “Purtroppo tanti provano ad oltrepassare il confine senza successo e vengono respinti. Ma ci sono anche casi di ragazzi prelevati dalla polizia italiana e portati a Bari, in Sicilia o ad Ancona e poi tornati qui per provare di nuovo ad oltrepassare il confine. C’è anche chi alla fine ce la fa e riesce ad andare in Francia o in altri paesi”.

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