Varata dalla giunta regionale la nuova programmazione commerciale

Varata dalla giunta regionale la nuova programmazione commerciale

Genova. Sostenibilità, tutela dell’ambiente e dell’assetto idrogeologico, della salute dei cittadini e dei lavoratori, rispetto dei beni culturali e urbanistici. Sono questi i criteri alla base dell’elaborazione della nuova programmazione commerciale sulle grandi strutture di vendita e centri commerciali varata oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e al commercio Edoardo Rixi. La nuova programmazione è il risultato di un lavoro tecnico svolto con Unioncamere Liguria attraverso l’Istituto Tagliacarne e del confronto con Comuni e Camere di Commercio. All’Istituto Tagliacarne è stato affidato il compito di analizzare, attraverso uno studio che sarà pubblicato sul sito della Regione Liguria, le aree attualmente disponibili in Liguria destinate alla grande distribuzione e vagliarle attraverso su 15 indicatori di sostenibilità: 7 si riferiscono alla presenza di rischi specifici dei singoli territori, all’utilizzo del suolo e alla presenza di aree protette; otto fanno riferimento ai livelli di superamento delle soglie limite dei vari inquinanti e la misura del livello complessivo degli autoveicoli presenti. Tra le iniziali 27 aree presenti in Liguria, solo 15 sono risultate compatibili con gli indicatori di riferimento e 3 sono subordinate a opere di messa in sicurezza del territorio e che saranno portate al vaglio del consiglio regionale nei prossimi 40 giorni. Entro il 30 di luglio, si completerà l’iter di approvazione della legge, con l’individuazione dei siti dove potranno sorgere nuove aree della grande distribuzione. “E’ una legge che apre alla concorrenza e al contempo tutela il commercio al dettaglio nelle aree storiche  – ha commentato il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – Siamo convinti che sia un provvedimento con parametri oggettivi e regole uguali per tutti che non daranno vita a interpretazioni di norme più favorevoli ad alcuni che ad altri, in modo che venga ristabilita la normale concorrenza. In questo modo ci aspettiamo che tutti i player di mercato abbiano dignità di accesso, per consentire ai cittadini di scegliere fra offerte competitive. In questo modo vogliamo che la Liguria e Genova siano all’altezza delle città europee, in grado di offrire un ampio spettro di opportunità, più accattivanti e competitive.  Il periodo che intercorrerà da qui all’approvazione del provvedimento in consiglio regionale servirà anche per comprendere le esigenze dei territori”. “Con questo provvedimento abbiamo messo al primo posto il rispetto del territorio e la salvaguardia delle aree urbanistiche di pregio – ha continuato l’assessore Rixi – abbiamo fotografato la situazione esistente e, attraverso criteri oggettivi, garantiamo una parità di accesso a tutti gli operatori. Nella norma sono anche previsti procedimenti più trasparenti e stringenti per gli outlet e per la trasformazione delle strutture già esistenti. Bisogna equilibrare lo sviluppo della grande distribuzione con le esigenze di un territorio fragile come il nostro, salvaguardando al contempo i negozi di vicinato che rappresentano un presidio economico importante per rivitalizzare le nostre città e il nostro entroterra. Per questo abbiamo deciso di condividere con il consiglio la mappa delle aree che sono risultate compatibili con i criteri”.

Le aree individuate dallo studio dell’Istituto Tagliacarne e che saranno sottoposte all’iter consiliare sono: Ventimiglia nell’ex parco ferroviario Roja, a Vallecrosia (ex vaseria Tonet), nell’ambito loanese (casello A10 Borghetto Santo Spirito-Toirano), Val Bormida (tra Cairo e Carcare), a Genova (Ponente Voltri-Pra’, Multedo, Centro Ovest Dino Col, Ponte Parodi, Val Polcevera; Medio Levante-Centro Est via Piave, Stadio Carlini corso Europa; Val Media-Alta Bisagno), Santo Stefano Magra (Stazione-autostrada e area ex Vaccari), La Spezia (aree dismesse Via Maralunga). Le 3 aree sottoposte a interventi di messa in sicurezza per problematiche relative al dissesto idrogeologico sono a Genova nelle aree ex Guglielmetti in Val Bisagno, l’area di Sestri Ponente e di via Merano (ex fonderie Multedo).

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