Cronaca

Omicidio di Roberto Siri: la condanna a 24 anni di Arjan Quku è definitiva

Omicidio di Roberto Siri: la condanna a 24 anni di Arjan Quku è definitiva

Genova. C’è la parola fine sul processo per l’omicidio di Roberto Siri, l’artigiano edile di Cengio ucciso a calci all’alba del 2 febbraio 2008 nel parcheggio davanti all’ospedale di Cairo. La condanna a 24 anni di reclusione per l’albanese Arjan Quku infatti  è diventata definitiva.

A deciderlo è stata la prima sezione penale della Corte di Cassazione che questa mattina ha confermato la sentenza che era stata pronunciata dalla Corte d’Assise d’Appello di Genova.

La Suprema Corte ha respinto tutte le contestazioni della difesa di Quku, rappresentata dall’avvocato Antonio Genovese, che aveva impugnato la sentenza di secondo grado contestando diversi aspetti tra cui l’imputazione di omicidio volontario anziché di omicidio preterintenzionale, il fatto di non essere stato giudicato con il rito abbreviato – che permette di ottenere uno sconto di un terzo della pena – perché condannato in primo grado da latitante e la sussitenza delle aggravanti della minorata difesa e della crudeltà. Sull’ultimo aspetto, tra l’altro, il legale di Quku aveva fatto riferimento alle sentenze di condanna per Alberto Stasi e Salvatore Parolisi, emesse proprio dalla prima sezione penale della Cassazione, che avevano escluso l’aggravante della crudeltà. Nonostante la produzione documentale, i giudici hanno comunque respinto tutti i motivi di impugnazione.

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