Genova. Non manca qualche vena polemica tra Regione, attraverso Arte, l’agenzia per le case popolari, e Comune di Genova, nel corso dell’inaugurazione del primo ufficio decentrato nel quartiere di Molassana, a Genova. Motivo del contendere una somma attorno ai 5 milioni di euro per la gestione di circa 4 mila alloggi comunali degli 11 mila che sono affidati a Arte.
“Ci piacerebbe che tutti gli enti locali di questa città collaborassero in modo pieno – spiega il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – non sempre avviene anzi abbiamo anche qualche problema di finanziamenti che ci deve il comune di Genova e che, se arrivassero, ci consentirebbero uno scatto deciso nei nostri piani di sviluppo”. Con quei soldi, secondo i dati forniti da Arte, potrebbero essere ristrutturate 450 unità abitative che, unite alle 400 già programmate con i fondi regionali, porterebbero alla quasi totalità delle case attualmente sfitte. Intanto Arte apre un nuovo dialogo con i cittadini, proprio attraverso questi nuovi uffici, il primo inaugurato oggi in Piazza Unità d’Italia ma, successivamente ne saranno aperti a Bolzaneto e Sestri Ponente.
“Da oggi Arte è più vicina ai cittadini – dice Toti – e l’apertura degli uffici di Molassana rappresenta il primo passo di una grande riforma per un’azienda strategica, che si occupa di trovare alloggi per le persone più fragili della nostra società e che deve essere molto riformata”. Una presenza sul territorio che era stata chiesta dai cittadini e dalle parti sociali. Questi nuovi uffici, quindi, saranno un punto di riferimento per i cittadini della Valbisagno, circa mille alloggi, oltre duemila persone principalmente anziane, che, senza dover arrivare alla sede centrale, potranno trovare risposte a problematiche legate alla modulistica ma anche a quei “micro conflitti” che potranno essere risolti dai responsabili di zona, una sorta di mediatori sociali.