Cronaca

Orrore e insensibilità, capriolo in agonia soccorso dall’Enpa

Orrore e insensibilità, capriolo in agonia soccorso dall’Enpa

Savona. Un maschio di capriolo adulto, ancora vivo, con buona parte della testa “mangiata” da larve, mosche e vermi: è quanto hanno visto, poco lontano nel bosco, gli abitanti di via Fontanassa 44, sulle alture di Savona. L’ungulato si era probabilmente ferito qualche giorno prima ed il caldo di questi giorni ha rapidamente favorito il progredire dell’infezione e dei parassiti.

“Una serie di telefonate a diversi enti, malgrado descrivessero l’orrore della sofferenza dell’animale, non sono riuscite a smuovere l’inerzia degli interlocutori. A soccorrere il capriolo sono arrivati, come al solito, i volontari della Protezione Animali savonese, già oberati da almeno 15 interventi al giorno per recuperare altri selvatici, come rondoni, gabbiani, tortore, merli, rapaci, colombi, gazze, che vanno poi curati ed accuditi, dopo il vuoto legislativo creato da una leggina regionale proposta dal consigliere leghista Alessandro Piana, che ha esonerato gli Ambiti territoriali di caccia (in pratica i cacciatori) dal soccorrerli” dice l’Enpa.

I volontari dell’Enpa hanno fatto intervenire un medico veterinario che ha provveduto a far cessare l’atroce e irreversibile sofferenza dell’animale con una iniezione eutanasica. “Ma se non fosse intervenuta l’Enpa, quanto sarebbe inutilmente continuata questa spaventosa agonia, assessore regionale Stefano Mai e presidente della giunta regionale Giovanni Toti?” si chiede l’associazione savonese.

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