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Tpl, Berrino tira dritto: “Non c’è più tempo per un bacino unico”. Critici Pd e M5S

Tpl, Berrino tira dritto: “Non c’è più tempo per un bacino unico”. Critici Pd e M5S

Liguria. “L’intenzione mia e della maggioranza è di portare comunque in votazione il provvedimento il 26 di luglio perché pensiamo che, con le attuali politiche del governo sul trasporto pubblico locale, con la presa di posizione dell’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato, ndr), con i ricorsi pendenti al Tar e alla Corte costituzionale, non ci sia più spazio per andare avanti con il bacino unico e il lotto unico. E tra un anno e mezzo scade la proroga concessa dal governo per l’assegnazione dei servizi e bisogna andare a gara”.

Lo afferma alla “Dire” l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino, al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali di settore, nel corso delle 4 ore di sciopero convocate per protestare contro la modifica di legge regionale sul tpl. “I bacini di gara saranno quattro – ribadisce Berrino – e saranno le province e la città metropolitana di Genova a decidere quanti lotti fare per singolo bacino, anche se tutti gli amministratori pubblici hanno già manifestato la certezza di muoversi su un lotto unico per bacino”.

Per tranquillizzare ulteriormente i sindacati, l’assessore sottolinea che “tutti i bandi di gara dovranno prevedere la salvaguardia dei posti di lavoro e, nei tavoli che seguiranno l’approvazione della legge, la Regione vigilerà affinché gli enti locali appaltanti mantengano la promessa del lotto unico”. La Regione non ha però voce in capitolo su tutte le rivendicazioni dei sindacati: “Ad esempio – spiega ancora Berrino – non dipendono da noi ma dalle legge nazionali i criteri per far partecipare le aziende alle gare: con il prossimo decreto Madia, infatti, per partecipare alla gara sarà necessario avere un capitale sociale pari almeno al 20% dell’importo a base dell’appalto”.

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