Cronaca

Morte di Riccardo Cinco, l’accusa chiede 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale

Morte di Riccardo Cinco, l’accusa chiede 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale

Savona. Dodici anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. È la richiesta di condanna avanzata questa mattina dal sostituto procuratore Daniela Pischetola per Sabit Gabraje, l’albanese finito in giudizio per la morte di Riccardo Cinco.

La richiesta è arrivata al termine di una lunga requisitoria nella quale il Pm ha ripercorso quanto successo la sera dell’11 ottobre dell’anno scorso a Varazze, quando il quarantatreenne Riccardo Cinco era crollato a terra privo di sensi dopo essere stato colpito da un pugno da Gabraje per una banale lite stradale. Da quel momento per la vittima era iniziato un calvario che, 43 giorni dopo l’aggressione, lo aveva portato alla morte nel centro Don Gnocchi di La Spezia.

“Cinco è morto a 43 anni perché attraversava la strada ed è stato colpito da un pugno lasciando una moglie due bambini. Per questo non posso che ritenere che ci sia l’aggravante dei futili motivi” ha detto il pm Pischetola che nel formulare la sua richiesta di condanna ha chiesto alla Corte D’Assise di non concedere nessuna attenuante né quella della provocazione né le generiche (soprattutto in considerazione del fatto che l’imputato “non ha manifestato nessun pentimento e non c’è nessun risarcimento”).

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