Dopo le sentenze di assoluzione della zona T1 di Ceriale e quella emblematica dei sottotetti di Villanova, ancora una assoluzione (Zero Beach) per una inchiesta che ha portato gravi strascichi economici, costringendo al fallimento l’impresa balneare.
E’il bilancio del lavoro degli ultimi anni della Procura di Savona ad essere fallimentare… come le imprese costrette a fallire in seguito a sequestri e indagini che si sono rivelate delle vere e proprie “bufale”, terminate con assoluzioni piene.
Assolti “perché il fatto non sussiste” e “perché il fatto non costituisce reato”. Ancora una volta questa è la sentenza della Magistratura giudicante del Tribunale di Savona, che smonta l’ennesimo teorema della Procura di Savona. Peccato che ancora una volta, dietro ad una indagine che ha portato a sequestri e interruzioni di attività, ci sia stato il dramma di una imprenditrice e di una azienda costrette a chiudere perché ne è stato dichiarato il fallimento… Ed era una azienda florida, prima che l’autorità giudiziaria costringesse la titolare dello Zero Beach a demolire la scogliera, stoccare il materiale in altro posto, riottenere una autorizzazione che oggi si scopre era legittima ed aveva già, e ricostruire questa scogliera…fino al sequestro di tutto lo stabilimento balneare…