Savona. Anche in provincia di Savona non si fermano le iniziative per la riconquista del contratto nazionale di lavoro scaduto lo scorso 31 dicembre, con presidi e scioperi di quattro ore per ogni azienda, che saranno effettuati entro venerdì 22 luglio, scioperi e presidi che si accompagnano al blocco degli straordinari e delle flessibilità.
“Finora si svolti ben 16 incontri, ma le posizioni sono rimaste molto distanti. L’impegno dei sindacati metalmeccanici è oggi rivolto a un nuovo contratto nazionale, investendo sulla qualità del lavoro, con l’obbiettivo di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale” sottolinea il segretario provinciale della Fiom Andrea Pasa.
“Il nodo principale è l’aumento salariale. La proposta formulata da Federmeccanica non riconosce al 95% dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il contratto nazionale. Inoltre e’necessario confermare il sistema su due livelli, con il ruolo generale del Ccnl sulle normative e sulla tutela del potere d’acquisto del salario, insieme alla qualificazione e all’estensione della contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale) per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche”.