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La Regione discute la legge “sulle moschee”. Pastorino: “Testo retrogrado e oscurantista”

La Regione discute la legge “sulle moschee”. Pastorino: “Testo retrogrado e oscurantista”

Regione. E’ proseguita stamane in quarta commissione regionale la discussione sul disegno di legge numero 42 sulla “Disciplina urbanistica per i servizi religiosi”, la contestata legge “anti moschee” che, secondo Rete a Sinistra, “impone numerosi ostacoli procedurali per la costruzione e la gestione di nuovi luoghi di culto, laddove si professa una religione diversa da quella cattolica”.

Durante la discussione sono stati ascoltati rappresentanti di evangelici, ortodossi, apostolici e della chiesa valdese, induisti e esponenti della comunità islamica, cui si è aggiunta una memoria inviata dell’Unione Buddhista Italiana: numerose le obiezioni sollevate, largamente condivise da Rete a Sinistra.

“Un disegno di legge che mostra evidenti profili di incostituzionalità, e che si ispira a testi approvati in Lombardia e Veneto su cui la Consulta si è già espressa negativamente – dichiara il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino – Il diritto alla libertà di culto non può essere aggirato con una legge regionale, ancorché camuffata da provvedimento sull’urbanistica. Con la recente sentenza 63/2106 la Corte Costituzionale è stata chiara: in materia di religione l’unico organo competente è lo Stato. E nonostante i precedenti su casi analoghi, la maggioranza a trazione leghista tira dritto e tenta di forzare anche in Liguria con la zampata liberticida. Stupiscono le posizioni di ncd e Forza Italia, che si è sempre richiamata alla ‘libertà’; ma non dobbiamo dimenticarci che questa è la destra del Family Day”.

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