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A Diano Marina scoppia il caso dell’asilo nido Canepa gestito da una cooperativa

A Diano Marina scoppia il caso dell’asilo nido Canepa gestito da una cooperativa

Diano Marina. Il servizio pubblico non funziona. Triste ammetterlo per chi crede da sempre in una politica del sociale a misura di cittadino. Ma la realtà è che, almeno per quanto riguarda il servizio fornito dall’asilo nido comunale Dianese, gestito per conto del Comune da una cooperativa, le cose stanno proprio così. “Diano oggi per domani” ha raccolto le lamentele di alcuni utenti del nido Canepa di corso Roma.

Passi che se un bambino non risiede a Diano Marina la retta che la famiglia deve sborsare ogni mese è più del doppio rispetto a quello che paga il residente, ma non può passare che il servizio comunale soprattutto in una località turistica dove la maggior parte dei residenti campa di turismo, chiuda dal 1^ al 19 settembre. “Certo, si chiamano a raccolta nonni, zii e parenti vari per sopperire all’assenza di noi genitori che lavoriamo, anche perché magari non tutte le mamme o i papà possono andare in ferie dal primo a 19 settembre”.

Insomma per i genitori lavoratori il nido è una necessità perché va da sé, se una mamma non lavora magari, sino ai tre anni, se lo tiene anche a casa il suo bambino. Ma non basta: nei mesi di luglio ed agosto l’orario giornaliero, non solo non è ampliato per andare incontro alle esigenze delle famiglie, ma è addirittura ridotto a fronte di una retta mensile invariata.
Nei mesi invernali con orario 7,30-17 la retta è di 320 euro più 80 euro per i buoni mensa, pannolini a parte. Nei mesi di luglio ed agosto invece con orario 8-16 la tariffa è di 400 euro tutto compreso. Insomma a fronte di un’ora e mezzo in meno al giorno i pannolini sono gratis.

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