Savona. Sono stati processati per direttissima questa mattina i tre cittadini albanesi arrestati sabato scorso dai carabinieri di Albenga con l’accusa di aver rubato otto termosifoni da una palazzina in costruzione in via Carlo Forte.
I tre, difesi dall’avvocato Graziano Aschero, in aula si sono difesi respingendo l’accusa di furto. In particolare gli imputati hanno spiegato di aver acquistato quei termosifoni (che erano di proprietà del Comune di Albenga) per 250 euro e di essersi limitati ad andare a ritirarli nel cantiere. “Eravamo d’accordo che ci li lasciassero nel cortile, non siamo entrati nella palazzina” hanno ripetuto. Una versione che contrasta con quella dei militari secondo cui i tre sono entrati negli appartamenti per prelevare la refurtiva.
Anche il giudice Emilio Fois non è sembrato convinto della versione dei tre albanesi visto che nel motivare la convalida di arresto ha fatto un chiaro riferimento alle modalità con cui i caloriferi sono stati prelevati: “Sono entrati sollevando la rete di protezione del cantiere, ma se non avessero avuto nulla da nascondere l’avrebbero rimessa a posto andando via, ma così non è stato”.