Savona. Basta Equitalia. E’ questo, in estrema sintesi, uno dei cardini sui quali si innesterà il piano di rientro dello squilibrio di bilancio a cui sta lavorando la giunta comunale del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.
Attualmente, i conti di Palazzo Sisto fanno registrare diversi segni “meno”. Uno è dato dai 4 milioni e 765 mila euro di disavanzo dovuti alle minori entrate correnti e da oneri di urbanizzazione e dalle maggiori spese. Un altro è dato dai cosiddetti “derivati” ed ammonta a ben 4 milioni e 120 mila euro circa. Un altro “meno”, però, è dato dalla mancata riscossione di gran parte dei 28 milioni di euro di imposte arretrate (Imu, Tari, Tasi e sanzioni amministrative) che il Comune deve ancora ricevere dai cittadini.
Allo stato attuale (o meglio, alla data del 31 dicembre scorso) gli uffici tributari del municipio hanno incassato solo il 30.26 per cento della cifra. Una quota troppo bassa che ovviamente non fa che aggravare la situazione economica dell’Ente savonese. Senza contare che, col passare del tempo e dei bilanci, non tutti questi arretrati possono essere “pretesi”.