Regione. “Dopo l’approvazione venerdì scorso della riforma del trasporto pubblico locale targata Berrino, la Liguria ha abbandonato il bacino unico e l’opportunità di fare una gara integrata ferro/gomma, come avevamo chiesto, che avrebbe portato enormi vantaggi ai cittadini liguri in termini di efficienza del servizio. Ora speriamo che l’assessore non perda l’occasione di impostare un nuovo contratto di servizio che sia davvero vantaggioso per la Liguria”.
Così i consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita e Giovanni Lunardon all’indomani dell’approvazione della riforma sul Tpl licenziata dalla Regione. Secondo i due Dem, la Liguria dovrebbe prendere esempio dalla Toscana, “che pochi giorni fa ha firmato un contratto del valore complessivo di 2,5 miliardi di euro in 6 anni con novità positive a cui dovremmo guardare con molto interesse”.
“Tra queste l’incremento degli indici di puntualità specifici per ciascuna linea sui quali vengono calcolate le penalità da attribuire a Trenitalia in caso di mancato raggiungimento, l’estensione del bonus pendolari anche alle linee interregionali e l’incremento del numero degli ispettori regionali. Ma soprattutto la Regione Toscana è riuscita a portare gli investimenti a 294 milioni, circa 3 volte l’ammontare previsto dall’intesa sottoscritta nel 2014, arrivando tra 6 anni a rinnovare il 75 per cento del materiale rotabile tra il refitting e l’acquisto di 27 nuovi treni”.