GENOVA – A inizio settembre è in programma un incontro in Regione Liguria per valutare la situazione e decidere le azioni da intraprendere per far fronte alla presenza, in particolare nel levante ligure, della Cydalima perspectalis, nota anche come farfallina o piralide del bosso. Dal Tigullio verso lo spezzino, infatti, sono centinaia gli ettari attaccati e andati persi a causa di questa farfallina di colore prevalentemente bianco o bruno chiaro che, soprattutto nella fase larvale, mangia insaziabilmente foglie, intaccando senza sosta gli arbusti di bosso.
“La Cydalima –come ricorda Valter Raineri referente Arpal per la biodiversità- è arrivata in Europa e in Italia dalla Cina 5 o 6 anni fa probabilmente tramite il trasporto vivaistico ed è una specie aliena invasiva, che ha già infestato ettari di vegetazione con milioni di esemplari.”
La Cydalina, allo stato larvale, è un bruco lungo qualche centimetro, con peli fortunatamente non urticanti, che produce filamenti setosi; segue la formazione della crisalide, inizialmente verdastra; quindi lo sviluppo adulto in forma di farfalla, con apertura alare di 4-5 centimetri. Va sottolineato anche come le piante defogliate e diventate secche rendano più agevole il propagarsi di incendi boschivi.