Savona. Il devastante terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia ha messo in luce anche il rischio ipotetico che possono correre gli edifici del Savonese e del resto della Liguria.
Ci sono poi moltissimi edifici anche in provincia di Savona, come nel resto della regione, che sono stati realizzati prima del 1974 quando entrarono in vigore i criteri antisismici. Secondo l’Ordine dei Geologi della Liguria in tutta la regione la percentuale è del 60 % con situazioni a rischio nei centri storici. Sette poi i milioni di euro che la Liguria ha ottenuto e distribuito dalla Protezione Civile, oltre che per gli studi, per la ristrutturazione degli edifici pubblici e delle sedi comunali che necessitavano di essere consolidati.
Tra i Comuni che hanno ricevuto fondi in provincia di Savona figurano Casanova Lerrone e Albenga (Bastia).
Secondo Stefano Vergante, dirigente regionale e responsabile della Protezione Civile “sono edifici strategici in cui vengono svolte attività di protezione civile che è fondamentale continuare ad operare anche in caso di terremoto. Se crollano quei palazzi, come è successo in precedenti catastrofi da dove si gestisce l’emergenza?”.