Genova. Nella sala arrivi da una porticina che spunta sul fondo della galleria degli specchi di Palazzo Reale, un ingresso che quasi non si nota ma che una volta aperto, e questa sera sarà visitabile per la prima volta, mostra un tesoro di colori e immagini. E’ la “sala della Fama”, di Valerio Castello, che in pochi metri racconta tutto lo splendore del più grande palazzo Patrizio di Genova, secondo solamente all’albergo dei poveri che aveva, però, un ruolo differente. Ma questo non è l’unico tesoro che si può visitare in questi giorni. Il direttore di Palazzo Reale, Serena Bertolucci, ha messo in atto una vera e propria rivoluzione con l’obiettivo di aumentare del 50% la superficie visitabile del palazzo in due anni.
Per ora sono stati aperti al pubblico gli uffici che sono ospitati nell’ala del palazzo che era destinata alle “dame di compagnia,. Un percorso affascinante tra specchi, caminetti e alcove, che culmina in nella camera degli stucchi, decorata con oltre duemila fiori, uno diverso dall’altro. Sul soffitto ci sono quattro medaglie affrscati che mostrano scene di vita che unisce antico e moderno. Tra quest’estate curiosità rappresentata da un gruppo di “amorini” che preparano il caffè. Per ora queste sale sono visibili, fino alla fine del mese, solo negli orari di ufficio ma, a breve, nei prossimi i mesi, potrebbero entrare a far parte del percorso completo del palazzo.
E il percorso di estensione dell’area visitabile non si ferma certo qui. Affacciandosi al balcone della sala delle dame la direttrice mostra il giardino nascosto, che sembra trasportare lo spettatore lontano dalla città, in piena campagna,e anche questo potrebbe rientrare tra le aree fruibili per le visite. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso perché Genova, ricorda, era definita la città senza cielo e per quello i nobili costruirono luci artificiali e giardini pensili. Giardini che erano presenti anche a Palazzo Reale e che, entro due anni, potrebbero essere restituiti alla città.