Genova. “L’altro giorno avevamo quattro squadre impegnate nell’emergenza incendi boschivi e nn c’era più la possibilità di rispondere ai bisogni della cittadinanza”. Stefano Giordano, Usb dei Vigili del Fuoco, racconta così la situazione di un corpo , chiamato a rispondere alle emergenze, composto spesso da personale non giovanissimo e con organici sempre più ridotti. Una situazione che preoccupa,sopratutto alla vigilia dell’autunno che, per la Liguria rappresenta una delle stagioni più critiche.
“Per gli eventi alluvionali,grazie alle proteste di Usb – spiega Giordano – si è ottenuta una convenzione che permette di aumentare gli organici, attraverso lo straordinari, a seconda del tipo di allerta. E’ un tapullo che, anche se non risolve, dà sollievo alla cittadinanza”. Dai vigili del Fuoco aderenti a Usb, in stato di agitazione dall11 luglio, un presidio per sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione del corpo.
“Il presidio e’ nato in contrapposizione con le decisioni del governo e della nostra amministrazione – conclude Giordano – che ha una sempre maggiore attenzione alla produttività del soccorso che è un concetto che a noi non appartiene. Noi guardiamo alla media dei soccorritori, uno ogni mille abitanti in Europa, uno ogni 15mila a Genova”.