Savona. Ieri sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto legislativo che modifica la governace dei porti e sancisce l’accorpamento del porto di Savona-Vado nella Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. La Regione Liguria potrà ora chiedere di prorogare l’autonomia di Savona, per un periodo sino a tre anni.
“Avevamo puntato, più che sulla proroga – spiega la parlamentare Anna Giacobbe – su regole che affidassero non ad un ‘Ufficio’ burocratico, ma ad una vera Direzione portuale di Savona Vado, il compito di tenere le fila dei rapporti tra istituzioni, operatori, forze del lavoro nel nostro scalo. Non è stato possibile, non tutti hanno creduto in questa necessità ed opportunità. Ma ci sono ancora margini per non disperdere un patrimonio positivo, per dare valore, nel nuovo assetto, alle potenzialità delle banchine di Savona e Vado e soprattutto al sistema logistico che in questi anni è stato costruito, con la valorizzazione del trasposto su ferro e un interporto di rango ‘core’ nella rete europea”.
“Per questo – prosegue Giacobbe – è utile avere un tempo a disposizione per governare il passaggio al nuovo assetto, non compromettere investimenti e procedure in corso, e non disperdere le pratiche virtuose realizzate nel nostro porto; ma certo guardando oltre il periodo transitorio. Il decreto prevede che all’Ufficio Territoriale sia ‘preposto il Segretario Generale’ della APdS o qualcuno delegato da lui. La figura del Segretario Generale assume quindi una valenza molto forte per il futuro del porto di Savona-Vado: deve avere caratteristiche adeguate e una vera sensibilità per le questioni che riguardano questa parte della nuova Autorità portuale di Sistema”.