Genova. L’ultimo viaggio della Concordia si concluderà verso le 17. “L’operazione era stata studiata nei minimi dettagli, avevamo cercato un assetto che ci permettesse di entrare con minori difficoltà. Abbiamo cercato di proteggere i bordi del bacino perché avevamo ingombri massimi e spazi a disposizione molto limitati, 40 centimetri ai due lati e sotto la chiglia, ma tutto è stato più rapido del previsto”.
Queste le parole di John Gatti, il capo pilota del porto di Genova che ha compiuto la manovra. “Noi avevamo preventivato una velocità bassa, per prudenza – continua Gatti – e avevamo stimato circa 8 ore per la manovra. In realtà la nave è scivolata meglio del previsto, siamo entrati subito e l’acqua è defluita bene. Questo ci ha
aiutato a far concludere la manovra in tempi ridotti”.
Il momento più complesso dell’operazione è stato proprio l’imbocco del bacino. “Levarsi dall’incastro tra i cassoni di prora e di poppa è stato abbastanza agevole – dice Gatti – la traversata non ha avuto difficoltà e anche l’evoluzione è andata bene permettendoci di arrivare davanti al bacino nella posizione ideale. La più delicata è stata proprio l’introduzione della prima parte della nave nel bacino. Ma è andata bene”.