San Bartolomeo. Come un fiume in piena. Matteo Salvini arrivato in Riviera prima ad Alasso e poi a San Bartolomeo al Mare si è scatenato contro Renzi e il Governo che “affossa l’Italia anziché cambiare la rotta”. Alla festa provinciale della Lega di fine estate c’erano gli stati generali del carroccio a cominciare dal sindaco di Diano Marina Giacomo Chiarori fresco di vittoria elettorale, quindi il capogruppo all’Europarlamento Lorenzo Fontana, ma anche il segretario regionale della Lega Francesco Bruzzone, quindi l’assessore regionale Edoardo Rixi col vicepresidente della Regione Sonia Viale e poi Mariano Porro che è segretario provinciale del Carroccio, quindi il capogruppo della Lega Nord in Regione Alessandro Piana. Salvino non ha mancato di toccare i grandi temi nazionali. “Non voglio essere volgare. E’ una pessima Costituzione, che va cambiata in meglio, e non in peggio. Per questo motivo, padri e madri normali voteranno ‘no’”. In questo modo Salvini ha voluto rispondere al ministro per le Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi, la quale sosteneva che siamo tutti “padri e madri della Costituzione”. “E’ una Costituzione che ci lascia schiavi dell’Europa e delle banche – ha aggiunto Salvini – che centralizza tutto nelle mani dello Stato centrale, fregandosene delle autonomie, delle diversita’, dei meriti e degli errori”. Siluri anche sulla questione “Renzi-banche”. “Il Premier sta dicendo l’ennesima eresia, perché le banche più legate al territorio e quelle più popolari sono una nostra ricchezza. Renzi è servo di quelli che vogliono svendere alle grandi multinazionali, in questo caso alle grandi banche, ciò che rimane del patrimonio degli italiani e noi ci opporremo in ogni maniera”. Ecco come Salvini ha voluto rispondere alle dichiarazioni di Renzi secondo il quale le banche andrebbero “aggregate” e “asciugate”. Salvino ha proseguito dicendo che “la solfa degli ultimi vent’anni: grande è bello, piccolo è brutto. Le grandi aziende agricole, le grandi banche, le grandi monete e l’aggregazione di Stati che poi perdono di identita’”.
Salvini a San Bartolomeo condanna Renzi e il governo all’immobilismo del Paese