Imperia. Strana la politica quando è difficile comprendere i messaggi chiari e precisi anche quando il clima si fa cupo e teso. “Keep calm”, una parola entrata ormai nel vocabolario e finita sulla bocca di tutti.
Talvolta, infatti, è importante prendere fiato e riavvolgere il nastro. E’ utile per riflettere e soppesare le parole. Il sindaco Carlo Capacci nella giornata di ieri, dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto il suo vice Beppe Zagarella, lo ha invitato a prendersi una “pausa per riflettere” e magari per difendersi nel miglior modo possibile da un’accusa pesante quanto scomoda, almeno dal punto di vista personale. L’inchiesta che lo vede indagato, va precisato una volta per tutte, non inficia in alcun modo l’attività di “palazzo”.
Ma ecco che il Pd è uscito allo scoperto. L’invito del sindaco rivolto a Zagarella affinché si prenda una pausa di riflessione non è stato gradito a tal punto che qualcuno parla, e lo dice a sproposito, di crisi politica. Ma ecco che Capacci riavvolge per primo il nastro. “Forse non mi sono fatto capire bene – dice il sindaco – Io non ho chiesto e mai chiederò ad un assessore di dimettersi. Non ho mai licenziato neppure un dipendente nella mia azienda. Non è nel mio stile, non è nelle mie corde. Ho solo detto e lo ribadisco di aver invitato Zagarella, al quale esprimo la mia solidarietà, a prendersi un po’ di riposo perchè potrà studiare al meglio le carte difensive. Io – e lo scandisce bene il primo cittadino d’Imperia – non ho mai parlato di dimissioni. Se ora il Pd ha frainteso le mie parole questo mi spiace. Sento parlare di rapporti deteriorati. Hanno fatto tutto loro – precisa il sindaco – e se ora si rompe il giocattolo sapranno spiegare ai cittadini, loro meglio di me, come sono andate le cose. Ma una cosa è certa: le mie parole sono quelle pronunciate ieri e non ho aggiunto altri discorsi: solidarietà a Zagarella e invito alla riflessione”.