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Scritta fascista a Roccavignale, l’Anpi: “Quei soldi si potevano spendere meglio”

Scritta fascista a Roccavignale, l’Anpi: “Quei soldi si potevano spendere meglio”

Roccavignale. “Molto, forse troppo, è stato detto circa il ‘restauro’ del murales fascista di Roccavignale: ma le giustificazioni del Sindaco ci sembrano più gravi del restauro stesso”. Questo il nuovo intervento dell’Anpi in merito all’ormai ben noto sfregio, a Roccavignale, della scritta risalente all’epoca fascista.

Quello sfregio è arrivato in seguito ad un restauro deciso dall’amministrazione guidata da Amedeo Fracchia: una decisione che la sezione di Finale Ligure-Loano-Ceriale dell’Anpi contesta. “Innanzi tutto va rilevato, come affermano molti abitanti che non corrisponde al vero che la riesumazione del motto sia stata oggetto di un parere favorevole della cittadinanza. Paragonare il restauro ‘doveroso’ di un cippo partigiano con il restauro di uno slogan fascista appare grave ed ingiusto. Infatti, il cippo partigiano ricorda il sacrificio di chi ha dato la vita per la libertà. Quella orribile frase esprime tutta la brutalità di chi quella libertà aveva così drammaticamente soppresso”.

“Paragonare le due cose appare pertanto scorretto storicamente e falso oltre che palesemente furbesco e strumentale – insistono – Inoltre ci domandiamo, come cittadini, se non vi fosse una maniera migliore per spendere quei soldi. Pertanto, contro ogni revisionismo storico esprimiamo la nostra solidarietà nei confronti della giusta indignazione degli antifascisti e appoggiamo ogni loro protesta”.

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