Sanremo. La campagna per il Fertility Day “era proprio brutta ma io faccio il ministro e non il comunicatore; dunque mi interessa il messaggio piu’ della campagna in se’”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in relazione alle foto della campagna oggetto di contestazioni, precisando che, nel caso dell’ultima foto accusata di razzismo, si e’ trattato di un “errore tecnico e di incapacita’”.
Come è noto sono susseguite polemiche dal momento in cui il manifesto è stato reso pubblico e ovviamente anche il mondo della politica non si è certo tirato indietro. Anche a livello locale la questione è seguita ed a riguardo Riccardo Caboni del PSI intemelio ha detto: “E’ un manifesto fuori luogo, non si addice ad un governo progressista e riformista: il ministero della salute merita un altro tipo di comunicazione. E’ come buttare benzina sul fuoco – prosegue l’esponente socialista -, una campagna pubblicitaria del genere non va e spero che ora il ministero da questi scivoloni ne tragga un insegnamento.”
Per Giuseppe Picchianti di Sinistra Italiana, “Per la seconda volta assistiamo all’incapacità del ministro su un aspetto così importante della nostra vita. Questa seconda campagna è peggiore della prima, è discriminatoria e razzista, non è degna di un paese civile e anche questa volta il ministro ha preso provvedimenti ma chi ha realizzato la campagna pubblicitaria non può essere il solo a pagare le conseguenze, anche la ministra Lorenzin dovrebbe rassegnare le dimissioni.”