Liguria. Un coordinamento che garantisca i migliori standard nella procreazione medicalmente assistita: a chiederlo è Rete a Sinistra, con una mozione presentata questa mattina in consiglio regionale. “A giugno di quest’anno l’Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari Regionali ha segnalato che in Liguria non è stata attuata alcuna buona pratica per aumentare qualità e sicurezza nella procreazione assistita. Questo succede proprio perché manca un coordinamento regionale: la mozione discussa oggi parte da questa considerazione – dichiara il consigliere regionale Gianni Pastorino -. In questa regione esistono due centri per la procreazione assistita, uno al San Martino ed uno all’ospedale Evangelico: bisogna ottimizzare quello che abbiamo, lavorare per migliorare l’operatività e l’efficienza di entrambe le strutture, però valutando in prospettiva se abbia senso mantenere 2 unità di questo tipo, vista la particolare condizione demografica della Liguria”.
“Data l’età media molto avanzata della popolazione, e il conseguente aggravio sui bilanci sanitari, non possiamo permetterci la mancato sinergia dei 2 centri – precisa Pastorino -; o addirittura di ritrovarci con una struttura inutilizzata o sottoutilizzata, che drena risorse utili per l’apertura di altri presidi sanitari magari più idonei all’attuale scenario demografico”.
Cionondimeno, la vicenda ha anche altri risvolti politici: “Considerando che la Liguria è la regione italiana in cui le donne intraprendono più tardi la gravidanza, spesso oltre i trent’anni, quanto denunciato dall’Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari Regionali appare particolarmente grave – conclude Pastorino -. Ci auguriamo che il voto positivo alla nostra mozione (all’unanimità) determini il coordinamento delle due strutture per far fronte ad oltre seicento richieste ogni anno, recuperando anche i casi fuori regione”.