LA SPEZIA – E’ una storia infinita quella della vertenza Milone, la ditta di pulizia di Napoli che aveva gli appalti di Comune, Tribunale, Acam e ATC ed inglobata nel 2014 nel consorzio SGM (presidente lo stesso Massimo Milone) e che deve ancora il mancato pagamento di TFR, ferie e fondo pensioni a 40 lavoratrici, nonostante gli impegni presi il 27 giugno scorso davanti a Prefetto e sigle sindacali. E’ di questi giorni, inoltre, la notizia della proroga dell’appalto sino alla primavera prossima da parte del Comune; fatto, questo ultimo, che ha fatto infuriare Luca Comiti, Filcams Cgil, Giampiero Orlanducci, Fisascat Cisl e Marco Furletti, Uiltrasporti.
“Abbiamo saputo del prolungamento dell’appalto dalle lavoratrici – dicono I sindacalisti – dal Comune ci aspettiamo che ci confermino o meno la notizia. Nel caso in cui fosse vero, vorremmo conoscere le motivazioni, visto che nell’ultima Commissione Lavoro ci avevano assicurato ben altro atteggiamento verso le imprese come la Milone che non rispettano gli accordi e che sono insolventi verso I lavoratori, addirittura invocando sanzioni. Da parte nostra, faremo tutto il possibile affichè la Milone rispetti gli impegni presi.”
Infatti, il verbale di conciliazione, sottoscritto tra le parti in presenza del Prefetto il 27 giugno, sospendeva la mobilitazione delle lavoratrici a fronte di precisi impegni della ditta Milone: pagare gli stipendi regolarmente ogni 20 del mese; pagare entro il 26 settembre gli straordinari arretrati; pagare entro il 30 settembre il resto, cioè TFR, ferie e fondo pensioni. Il consorzio SGM ha invece sanato tutte le pendenze.