Cronaca

La bomba d’acqua, la distruzione, il fango. Sei anni fa l’alluvione di Sestri Ponente

La bomba d’acqua, la distruzione, il fango. Sei anni fa l’alluvione di Sestri Ponente

Sestri Ponente. E’ ancora una volta il 4 ottobre. Sono trascorsi sei lunghi anni, il palazzo costruito nel letto del Chiaravagna non c’è più, i lavori di messa in sicurezza del corso d’acqua vanno avanti. Anche il processo prosegue e gli ultimi sviluppi sembrano concentrarsi sull’imprevedibilità di “un evento eccezionale”.

Tante cose sono cambiate dall’alluvione di quel pomeriggio, da quella bomba d’acqua che devastò la delegazione e si portò via Paolo Marchini, 44 anni, spazzato via dal fango mentre lavorava a Panigaro. Non c’è più neppure Pm Sport, storico negozio di piazza Aprosio, eletto suo malgrado a simbolo della tragedia: l’acqua, un fiume intero, che entra dal retro e sfonda le vetrine dall’interno, per poi riversarsi in strada.

Rimane il ricordo e anche un po’ di paura, perché quei corsi d’acqua continuano a scorrere troppo vicino alle case. Perché quel 4 ottobre 2010, era il primo pomeriggio, bastò una mezz’ora di pioggia violentissima per far esondare tutti i corsi d’acqua di Sestri.

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