Cronaca

Crollo alla scuola di Cengio, la perizia “inchioda” il progetto: “Era inidoneo per i sovraccarichi attesi”

Crollo alla scuola di Cengio, la perizia “inchioda” il progetto: “Era inidoneo per i sovraccarichi attesi”

Cengio. E’ stato un errore di progettazione a causare il crollo del soffitto della mensa nella scuola di Cengio avvenuto il 4 febbraio 2015. Lo ha stabilito il perito nominato dal tribunale, l’ignegner Giuseppe Manzone di Torino, che questa mattina ha presentato i risultati dei suoi accertamenti in sede di incidente probatorio.

Per la vicenda sono indagate cinque persone, Lorenzo Eccel, il progettista, Giacomino Arata, il costruttore della scuola (realizzata nel 1990), due professionisti valbormidesi, gli ingegneri Sergio Fenoglio e Giuseppe Piovano, che nel 2013 avevano svolto alcune verifiche statiche nella struttura e, l’ex sindaco di Cengio Sergio Gamba. Proprio alla luce dell’esito della perizia disposta dal giudice Francesco Meloni, le responsabilità di Fenoglio e Piovano sono però state escluse: dalle verifiche è infatti emerso che avevano effettuato un sopralluogo per “accertare l’entità e la natura dei quadri fessurativi presenti nelle tramezzature dei locali ubicati al piano rialzato e al primo” e, di conseguenza, non della mensa oggetto del crollo.

I due professionisti valbormidesi, assistiti dagli avvocati Amedeo Caratti, Massimo Badella e Paolo Nolasco, quindi, nell’eseguire la verifica richiesta dal Comune, non si erano occupati dell’area poi crollata e da parte loro non c’è stata nessuna omissione nella mancata segnalazione di un possibile pericolo (peraltro il perito ha anche escluso che, ammettendo che gli ingegneri controllassero il locale mensa, potessero accorgersi del problema alla trave che ha poi ceduto).

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