Sanremo. Tra cerimonie tradizionali ed eventi istituzionali, oggi Sanremo celebra il suo patrono: San Romolo. Un santo ma ancor prima un uomo, un uomo esemplare che porta in dote, nel suo nome e in analogia al leggendario fondatore di Roma, il più alto significato della parola “forza”.
Su Romolo e sulla sua vita non si hanno notizie certe in quanto esiste una sola biografia, peraltro anonima e risalente al X secolo. Inoltre la sua adorazione fu tale che non si è sicuri quando e quanto, leggenda e realtà si siano mescolate fra loro. Tuttavia è certo che fu vescovo di Genova intorno al V secolo e che morì nella città di Villa Matutiae (antico nome di Sanremo) durante un viaggio pastorale nel Ponente Ligure. Le fonti riportano che la sua morte è avvenuta appunto il 13 ottobre.
La tradizione sanremasca vuole Romolo un uomo di notevole bontà e votato a dirimere discordie. Secondo quanto tramandato venne educato a Villa Matutiae; eletto vescovo poi, si recò a Genova per compiere la missione pastorale. Al tempo delle invasioni longobarde ritornò nella terra natale dove, per penitenza, si rifugiò in una grotta dell’entroterra ai piedi di Monte Bignone. E qui, secondo alcuni, accoglieva i matuziani che,sotto la minaccia di attacchi nemici, carestie e calamità varie erano soliti recarsi in pellegrinaggio presso di lui e insieme a lui pregare e chiedere la protezione del Signore.