Liguria. Su disposizione dell’Unione Europea e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, fino al 30 novembre è in vigore il divieto di pesca del pescespada, con sanzioni fino a 12.000 euro per i trasgressori.
La Protezione Animali savonese, nell’esprimere cauta soddisfazione, ricorda che lo stock del pesce spada del Mediterraneo ha subito un declino di circa due terzi a partire dagli anni ’80 e da anni vengono riportate catture sempre più basse, chiaro segno di sofferenza della specie: “Inoltre oltre il 70% delle catture dichiarate sono giovanili – ovvero individui che non hanno mai avuto l’opportunità di riprodursi, pregiudicando ulteriormente il recupero di questa specie perseguitata” aggiungono dall’associazione animalista.
“Il pesce spada del Mediterraneo gioca un importante ruolo socio-economico in molte comunità costiere del Mediterraneo e l’Italia è il principale paese che ne pratica la pesca. La UE ed il MIPAF, per molti anni pienamente consapevoli della situazione avevano sempre rifiutato di prendere misure restrittive fino al 2015; finalmente, sia pure con colpevole ritardo, hanno decretato il fermo pesca a marzo, ottobre e novembre, anche se, secondo Enpa Savona, la miserabile situazione di questo fantastico animale richiederebbe invece una moratoria per diversi anni” dicono dall’Enpa.