Albenga. “Il partito trasversale delle ‘speculazioni edilizie organizzate’ vorrebbe continuare a pianificare il territorio con lo sguardo ai fasti del passato in barba alle esigenze e al futuro degli albenganesi. Il nostro compito è e sarà la salvaguardia del territorio e dell’economia della piana conoscendo, informando e denunciando, con civica e pacifica protesta”.
Se non è una dichiarazione di “guerra”, poco ci manca. Il presidente del “Comitato Territoriale” di Albenga Franco Stalla interviene nuovamente sul nuovo Piano Urbanistico Comunale attualmente in via di definizione e per il quale il gruppo ha giù presentato oltre 200 osservazioni scritte.
Secondo Stalla, l’ultima “sciagurata” versione del Puc prodotta dal Comune di Albenga è frutto di una serie di scelte che vanno molto indietro nel tempo: “Dal lontano 2007 – ricorda – il Comitato Territoriale ha seguito l’evolversi di queste sciagurate tre stesure del Puc di Albenga. La prima , quella della giunta Tabbò/Vazio, era sciagurata per i numerosi e sparpagliati ‘distretti di trasformazione’, per una vastissima area destinata a ‘Parco turistico sportivo ecosostenibile ad attuazione concorsuale’, una complessa dicitura, sinonimo di annientamento un’ampia zona produttiva della prima collina”.